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Pubblichiamo alcuni dei numerosissimi messaggi giunti  nei giorni successivi alla scomparsa di Enzo
 
In data 26 maggio 1999, in un tremendo incidente stradale, è venuto meno il Dott. Enzo Piccinini, membro di questa Facoltà dal 1980. In questi anni, chiunque abbia avuto occasione di conoscerlo, non potrà dimenticare la dedizione e la tenacia con cui affrontava tutte le circostanze che si trovava a vivere. La sua esistenza, spesa con dedizione totale per la fede cristiana che aveva riscoperto nell'incontro con il movimento di Comunione e Liberazione, è stata un esempio di come l'ideale non fosse per lui un pensiero astratto, ma una tensione concretamente efficace nella vita, nella professione, nei rapporti umani.

E' in questo ideale che occorre ritrovare la radice vera della sua tenace passione per un continuo miglioramento professionale, una passione che lo aveva portato a stringere stretti rapporti di collaborazione con prestigio se istituzioni d'eccellenza quali l'Università di Harvard, il Memorial Sloan Kettering Cancer Center, l'Università della South Florida, il Moffitt Cancer Center di Tampa.

La stessa volontà di miglioramento si era concretizzata ultimamente anche nella nostra Facoltà attraverso la realizzazione di due importanti Convegni "Chi Insegna, Che cosa" e "Luci ed ombre di una riforma annunciata: quale futuro per la sanità?' da lui fortemente voluti.

Alla capacità scientifica si associava nel dottor Piccinini una commossa attenzione alla persona: per questo tanti suoi pazienti trovavano in lui, in un difficile momento della propria vita, non solo un eccellente chirurgo, che spesso aveva il coraggio di dare una speranza anche quando sarebbe stato più semplice arrendersi, ma anche una persona amica e carica di umanità, disposta a condividere ogni aspetto del loro bisogno umano.

I suoi collaboratori più stretti e gli studenti lo ricordano per la sua capacità di annullare la distanza gerarchica e per la passione all'insegnamento che lo portavano ad essere contemporaneamente amico fraterno e rigoroso maestro: insegnare significava per lui "educare" attraverso un rapporto nel quale insieme alle conoscenze scientifiche si trasmettesse la passione alla verità profonda di ogni aspetto del reale.

Ci auguriamo che tale patrimonio di professionalità e umanità non venga disperso e che la strada da lui tracciata possa essere percorsa con altrettanto fervore e fedeltà da noi, nuove generazioni.

I rappresentanti degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia (testo letto al Consiglio di Facoltà) 

Sono con voi e con la famiglia nel ricordare Enzo e ricordarlo come uomo, come docente, come ricercatore. Voglio cogliere un'espressione della bellissima lettera di don Giussani: una persona vera. Vera nella fede, nell'impegno universitario, nell'essere padre e uomo impegnato a fare del bene, vero anche quando si accendeva improwisamente in presenza di ingiustizie o di comportamenti superficiali o volgari. E mancato nel momento in cui stava per conseguire i giusti risultati della sua attività nel lavoro, ma la sua è stata una vita piena e questo servirà a rendere sereni nel dolore la moglie, i figli e gli amici numerosissimi che oggi l'accompagnano e lo salutano in questa vita per l'ultima volta.

Fabio Roversi Monaco, rettore dell'Università di Bologna

 

A Fiorisa Mi unisco ai moltissimi amici che da ogni parte d'Italia e del mondo si stringono affettuosamente a te e ai tuoi figli per cercare di alleviare limmenso dolore per la tragica scomparsa di Enzo. Al Signore che vi prova così duramente chiediamo assieme il sostegno e la consolazione della fede. Vi conforti la memoria del grande cuore di Enzo che in tanti abbiamo potuto direttamente conoscere e sperimentare assieme alla passione e all'energia con cui ha lavorato per la gloria di Cristo. Con affetto sincero

Roberto Formigoni

Cari amici,

vi chiedo di far giungere alla famiglia di Enzo Piccinini la mia partecipazione a questo grande dolore improvviso. Per lui celebrerò la Santa Messa perché veda il Signore che ha servito con dedicazione instancabile donandosi alla costruzione del carisma. Guardando Enzo è chiaro cosa significa «dare la vita per l'opera di un Altro». Per la famiglia, per voi, per gli amici più prossimi che l'hanno conosciuto, la mia preghiera.

S.E. monsignor Filippo Santoro,

vescovo ausiliare di Rio de Janeiro

Caro don Giussani, sento il bisogno di prendere parte con te e, attraverso te, con tutti gli amici al dolore per la morte di Enzo. Il suo entusiasmo per Gesù Cristo e l'instancabile amicizia di cui era capace sono stati, anche per la mia persona, un dono prezioso e una testimonianza impagabile. Il tuo messaggio per la sua morte non ha bisogno di ulteriori parole. Attraverso la definitiva partecipazione di Enzo all' "opera" di Nostro Signore, quanto ci hai richiamato possa avverarsi sempre di più nella mia e nella nostra vita! Ti abbraccio

S.E. monsignor Angelo Scola, Pontificia Università Lateranense

Appresa notizia tragico incidente che ha causato morte suo diletto amico e collaboratore Enzo Piccinini ci uniamo in preghiera ai suoi familiari, a lei e a movimento Comunione e Liberazione.

S.E cardinale Francis Stafford,

S.E. monsignor Stanislaw Rylko, professar Guzman Carriquiry, Pontificio consiglio per i laici

Carissimo don Giussani, ho appreso della morte improvvisa di Enzo Piccinini, un suo carissimo amico. Pur non conoscendolo personalmente ho percepito dalle parole che Lei ha rivolto a tutta la Fraternità di Comunione e Liberazione, che Enzo era per lei, oltre che un uomo conquistato totalmente da Cristo tanto da divenire per tanti che lo incontravano un segno della Sua presenza, come un figlio, anzi un figlio "prediletto". Mi unisco al Suo dolore e a quello della moglie, dei figli e di tutta la Vostra Fraternità, alla quale mi stringo in questo momento, invocando lo Spirito Santo, unica fonte di consolazione, di verità e di speranza.

S.E. monsignor Paul Josef Cordes, Pontificio consiglio Cor Unum