Tre giorni dopo la morte di Enzo siamo andati tutti insieme a casa sua, a trovare Fiorisa e i suoi quattro figli (Chiara, Maria, Pietro e Annarita). Siamo stati insieme per circa due ore raccontando semplicemente quella che era la vita di Enzo in Ospedale, il rapporto con noi e con i pazienti. Dopo quella conversazione ci siamo resi conto che anche le persone a lui più care non conoscevano tanti aspetti della sua vita lavorativa. Da allora ci è sempre rimasto vivo il desiderio di comunicare a tutti la ricchezza degli anni trascorsi insieme a lui e per questo motivo abbiamo deciso di creare questo sito.
In ognuno di noi gli anni trascorsi insieme ad Enzo hanno lasciato un segno indelebile e qualunque cosa facciamo ci sorprendiamo spesso (anche inconsapevolmente) ad imitarlo; più di una volta mentre siamo di fronte ad un malato, in ambulatorio o in sala operatoria, ci viene spontaneo provare a chiederci che cosa avrebbe fatto lui nella stessa situazione.
Di Enzo abbiamo sempre in mente l'indomabilità, la tenacia e la passione ad una continua crescita professionale unite ad una sincera condivisione dei bisogni delle persone che si rivolgevano a lui (testimoniata anche da alcune lettere pubblicate su questo sito).
Molti pazienti di Enzo ancora oggi ci cercano e si rivolgono a noi, colpiti dalla realtà di un gruppo di amici appassionati al proprio lavoro, nel tentativo di rispondere nel modo più serio e professionale al loro bisogno di esser curati.